Benedetta tu sia, guerra.
generata da stupidi e infami,
che portano ignoranti la vergogna
della tempesta che fa funesto il cielo
e pieno di morte e lacrime
il presente.
Benedetta tu sia, guerra,
perché ultima ci offri la speranza
di tornare a nuova vita
e cogliere la carità di un’altra via.
Benedetta tu sia, guerra,
per ripulire il mondo
dalle infamie che abbiamo a piene mani
seminato.
Benedetta tu sia, guerra,
che prenderai masse incredule e imbesuite
di sorpresa
folgorando i volti assenti
col tuo annichilente bagliore.
Benedetta tu sia, guerra,
che farai impallidire fratello sole
e fremere sorella luna
e
il firmamento tutto starà sospeso
nel dubbio di esser risparmiato.
Benedetta tu sia, guerra,
che zittirai lupo e leone,
il gallo e la cicala,
mentre la blatta indifferente
procederà spedita per la sua strada
fra una natura intenta
a rammendare le sue ferite.
Benedetta tu sia, guerra,
perché nel tuo incontenibile avanzare
farai terra bruciata
di ricchi e poveri
stupidi e intelligenti
malvagi e retti
colpevoli e innocenti
vigliacchi e coraggiosi.
Benedetta tu sia, guerra,
perché la nostra incoscienza forse riscatterai
nell’attesa che un’ artificiale intelligenza
possa iniziarci a una dignitosa e stabile morale.
Noi ti benediciamo, guerra,
e nell’affidarci a te,
ultima spiaggia,
aspettiamo
quanto di decente ti capiterà di generare.
Di fronte a te
abbassiamo gli occhi pieni di vergogna,
le mani alziamo in segno di resa.
Noi,
che abbiamo umanamente fallito,
ripeteremo come un mea culpa a chi verrà:
ben ci sta,
ce lo siamo meritato.
🤍🩶
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