cling
clang
cling
clang
geme l’ altalena
come i cardini
di una vecchia porta
avanti
e indietro
indietro
e avanti
spinta da un soffio
timido e gentile
avanti
e indietro
indietro
e avanti
porta con sè materna
un vecchio
ormai stremato e vinto
che si fa cullare
abbandonato
senza opporre resistenza
ha gli occhi chiusi
le labbra corrugate
che sembrano accompagnare
col tiepido sorriso
un’ antica nenia
mute
avanti
e indietro
indietro
e avanti
procede a rilento l’altalena
segue il suo ritmo
senza curarsi del tempo
e dello spazio
come un pendolo
liberato da entrambe le lancette
avanti
e indietro
indietro
e avanti
e nell’incessante
andirivieni
di questa cigolante
macchina del tempo
dissolve rapido il presente
in un vecchio film di fuggevoli ricordi
che si susseguono
giocando a nascondino.
l’ altalena adesso sale in alto
ha preso volo
sembra toccare il cielo
Il vecchio dorme
ha smesso di sognare
mentre un randagio di passaggio
zittisce il vento
e intima alle stelle
di spegnersi un momento.
Adesso il vecchio dorme il giusto sonno
ormai niente e nessuno
potrà svegliarlo più.

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